Il regista espressionista Darren Aronofsky torna sul grande schermo per presentare la sua versione cinematografica de “Il lago dei cigni“. Il cigno bianco è Nina (Natalie Portman), una ragazza dolcissima e talentuosa, ma fragile, sensibile, oppressa dal rapporto morboso con la madre, ma soprattutto insicura di se stessa, del suo talento e del suo aspetto al punto da torturarsi fisicamente e psicologicamente. Resta chiusa nella sua prigione fin quando non viene definitivamente travolta dalla pressione per lo sperato ma inaspettato ruolo di prima ballerina per lo spettacolo “Il lago dei cigni”, inscenato dal grande coreografo Thomas Leroy (Vincent Cassel). L’intera pellicola è un viaggio esasperato nel subconscio di Nina, forse troppo esasperato al punto che a tratti finisce per scadere nel melodramma. Omettendo questo dettaglio e qualche scena eccessivamente splatter, Il cigno nero si mostra come un lavoro quasi perfetto, sostenuto dalla visione surreale di un regista che, pur non riuscendo a raggiungere le vette di “Requiem for a dream“, riesce a mantenere lo spettatore incollato allo schermo, rapito dal turbine delle emozioni della giovane Nina. Una regia quasi impeccabile, belle coreografie, la colonna sonora ossessiva e soprattutto, una a dir poco strepitosa interpretazione della bella e dolce Natalie Portman, rendono imperdibile questa pellicola.
