1000 dischi in 2 anni è una sfida. Un percorso che stavo valutando di intraprendere già da un po’ di tempo e che nasce dalla mia immensa curiosità di conoscere più a fondo la storia della musica moderna. Da quando la musica è diventata commerciale, sono nate centinaia di correnti e generi musicali; decine di migliaia di dischi pubblicati, conosciuti e meno conosciuti; importanti e meno importanti. Impossibile ascoltarli tutti. L’unica soluzione è selezionare quelli che riteniamo interessanti e trovare il tempo per ascoltarli.
Ma l’esperienza mi ha insegnato che spesso ci lasciamo dietro tanti capolavori che avremmo voluto ascoltare prima. Scoprire nuova bella musica è davvero emozionante; rivalutare i lavori che ritenevi belli perché impallidiscono di fronte alle perle che hai appena scoperto è una scossa di rara intensità. Ma come fare per scoprire i dischi che valgono davvero la pena di essere ascoltati? Di solito ci si affida all’istinto. Se ascoltiamo un artista che ci piace, tendiamo ad ascoltare gli altri lavori dello stesso artista o nuovi artisti dello stesso genere. Ma ancora una volta l’esperienza mi ha insegnato che seguire questa linea di condotta è dispersiva, soprattutto se non si ha una conoscenza ampia della storia della musica, dei dischi importanti o meno importanti di ogni epoca e delle influenze che hanno lasciato. Ma per i non addetti ai lavori è difficile raggiungere un certo livello di conoscenza.
Per questo ho deciso di accrescere la mia padronanza storica della musica attraverso un metodo preciso e analitico.
Metodo analitico?
Esatto. L’idea è semplice: ascoltare 10 nuovi dischi a settimana, tutte le settimane per 2 anni partendo dall’anno del signore del rock 1965, seguendo un rigoroso ordine cronologico. L’obiettivo da raggiungere è ascoltare almeno 20 fra gli album più significativi di ogni anno, a partire dal 1965, per un totale di 1000 dischi. Dopodiché mi potrò dedicare ad approfondire i generi, gli artisti e le correnti che mi hanno maggiormente interessato, seguendo un ordine diverso da quello cronologico.
Nel momento in cui scrivo ho ascoltato circa 100 album in ordine cronologico dal 1965 al 1968. Questo significa che conto di raggiungere il mio obiettivo entro la prima metà dell’anno 2013. [alla fine l’obiettivo è stato raggiunto circa a metà del 2014. NdR]
Perché in ordine cronologico?
Spesso si decide di ascoltare dischi a seconda dell’artista o del genere musicale che si preferisce. Questo metodo di scelta è poco consono all’obiettivo che mi sono prefissato, ovvero accrescere la mia conoscenza della storia della musica. In qualsiasi testo storico, i fatti vengono sempre ordinati cronologicamente. Questo tipo di ordinamento mi permetterà in futuro di inquadrare più facilmente un disco in un determinato contesto storico, quindi di valutarlo in maniera più obiettiva, oltre a permettermi di cogliere meglio le sfumature delle evoluzioni musicali e delle influenze e/o innovazioni che determinati album hanno portato nel corso degli anni.
Perché partendo proprio dal 1965?
Beh, perché è dal 1965 circa che nascono i primi veri gruppi, i primi veri album di musica come oggi li intendiamo: uno strumento di comunicazione e non raccolte di canzonette e brani scritti da altri autori. Quando raggiungerò il traguardo della mia maratona, avrò esplorato quasi 50 anni di musica.
Scriverai recensioni di tutti questi dischi?
Probabilmente scriverò le recensioni di alcuni di questi dischi, ma non subito. Ritengo necessari almeno 2 o più ascolti di un album per scriverne una buona valutazione.
Ma tu chi sei? Perché dovrei leggere le tue recensioni?
Non sono un musicista, anche se conosco bene la musica e ho studiato un poco la teoria. Sono invece un ascoltatore appassionato e divoratore di dischi. Le recensioni pubblicate in questo blog non sono pretenziose, sono soltanto parte di un diario musicale; un modo per tenere traccia dei miei ascolti e dei miei giudizi personali. Non pretendo quindi di essere una guida spirituale. Spero soltanto che la pubblicazione dei miei articoli possa essere utile a qualcuno. A differenza di alcune riviste/siti specializzati, a me non interessa fare pubblicità ad alcuna etichetta o artista.
20 album per anno mi sembrano pochini…
Vero, ma lo scopo di questa maratona non è ascoltare più dischi possibile, è di approfondire la mia conoscenza storica della musica nel più breve tempo possibile. Nessuno mi pagherà un centesimo per ascoltare questi dischi o scrivere recensioni. Anzi, per procurarmeli dovrà mettere mano al portafogli. Se mi prefiggessi obiettivi troppo impegnativi, diventerebbe un lavoro e invece di provare piacere nel farlo, lo sentirei come un obbligo. La media di 40 nuovi album al mese è già molto alta e non vorrei che mi impedisse di dedicare il mio tempo libero anche ad altri interessi. Inoltre, di ogni artista che ascolterò, cercherò di reperire più informazioni possibili tramite internet, libri o documentari. Comunque non voglio sentirmi obbligato ad ascoltare soltanto album di un determinato anno; voglio essere libero di ascoltare quello che mi piace al momento e magari di mettere su, una playlist di musica che già conosco per puro piacere. Per non parlare dei ri-ascolti.
Considerando che in media un album dura 45 minuti. Ascoltare 2 nuovi dischi al giorno per 5 giorni a settimana, significa spendere oltre 1 ora e mezza di tempo al giorno, pari a circa 30 ore al mese dedicate solo al primo ascolto.
Quali saranno i criteri di scelta degli album?
Per scegliere i dischi più significativi, mi affiderò al materiale informativo che è possibile trovare in rete, in riviste specializzate o sui libri che ritengo più affidabili. Non essendo un robot e facendo un lavoro che non c’entra assolutamente niente con la musica, sono costretto obbligatoriamente a selezionare, per ora, un numero ridotto di dischi. Un massimo di 20-25 album per ogni anno. Mi saranno molto utili le classifiche che è possibile trovare in rete, anche se non mi affiderò soltanto a quelle. Come ho detto cercherò di variare, cioè di non scegliere sempre e solo un determinato genere o artista.
Alla fine della maratona potrò dedicarmi liberamente ad approfondire tutto ciò che più mi è piaciuto. A questo scopo tengo traccia dei miei ascolti, dei miei dischi/brani preferiti, e delle prime impressioni, in un foglio excel creato allo scopo.
A quali libri e quali classifiche ti riferisci?
Alcuni libri che ho intenzione di consultare sono:
- Enciclopedia del Rock (R. Bertoncelli)
- Storia della musica rock (P. Scaruffi)
- Guida alla musica moderna di Wire (R. Young)
Sulla rete le classifiche che ritengo più utili sono: