La crisi sta finendo, eppure Amazon decide di aumentare il suo servizio Amazon Prime del 100%. Strano perché non mi pare si tratti di un’azienda povera di risorse e sull’orlo del fallimento.
Le reazioni più comuni sono fondamentalmente 3
- “No, ma basta fare 3 ordini all’anno e rientri delle spese.”
- “Ebbene? Prima era quasi gratis adesso è solo estremamente conveniente.”
- “E quindi? Si tratta soltanto di 10€, neanche un caffè al mese.”
Probabilmente però molte di queste persone ignorano che Amazon Prime costa circa 80₤/anno in UK e 100$/anno in USA. Dunque si tratta molto probabilmente di una fase preparatoria a degli aumenti molto più consistenti.
Intervista con l’omino random
> Omino random: “Ma cosa dici! È solo un deca in più!”
Questo è esattamente lo stesso ragionamento dei polli ai tavoli da poker che al cash game 0.10€/0.20€ mettono i soldi nel piatto per curiosità affermando: “Tanto sono solo 2 euro”, senza sapere che nel poker non esistono “i soldi“. Non sono soltanto due euro, sono 10 Big Blind che vanno rapportati ad altri fattori dei quali ignorano l’esistenza. Ignorano altresì, che se giocato al 1000NL (cioè se la puntata fosse di 100€), con lo stesso piatto a parità di condizioni non cambierebbe assolutamente nulla. Restano sempre 10BB.
> Omino random: “Tu ce l’hai con i monopoli e fai finta di non vedere che Amazon offre un servizio affidabile che altri si sognano!”
Certo che ce l’ho con i monopoli, dovreste avercela tutti con i monopoli perché i monopoli sono deleteri per il mercato. Io non sto dicendo che il servizio di Amazon sia scadente (e ci mancherebbe pure), sto solo affermando che si deve avere una visione completa sulla faccenda. Dico che fino a ieri mi offrivano un servizio a 10€ con la garanzia di ricevere il pacco in 2 giorni. Adesso mi stanno spingendo a sborsare il 100% in più.
> Omino random: “L’ aumento è del 100%, ma il pacco ti arriva in 1 giorno invece che in 2 giorni. Ti stai lamentando di un servizio migliore?”
Io non mi lamento. Io analizzo. Un modo di vederla è che da oggi ricevo un servizio migliore. Un altro modo di vederla è che mi stanno vendendo, alla modica cifra del 100% aggiuntivo, un servizio mai richiesto e del quale non sentivo alcun bisogno.
Ora, potete accettarlo, è lecito. Nulla di grave per adesso. C’è chi accetta di lavorare 8 ore al giorno perché è considerato normale. Nel XIX secolo si accettava di lavorare 16 ore al giorno. Così, quando all’inizio del XX si ottennero le 12 ore, si stapparono bottiglie di Crystal acqua potabile per festeggiare. Oggi sembrerebbe folle il pensiero di lavorare 12 ore, tutti i giorni. La normalità non è un dato di fatto, la normalità è un dato storico in mutazione. Sono gli uomini con le loro azioni, accettando o non accettando i correnti stati della normalità, a influenzare gli stati futuri di ciò che verrà considerato normale dalla collettività.
> Omino random: “Non capisco cosa c’entra questo discorso e cosa tu stia farfugliando. E poi puoi sempre cancellare l’iscrizione.”
Se capissi, avresti la visione d’insieme. In ogni caso il mio comportamento è assolutamente irrilevante. Perché continui a focalizzarti sui comportamenti del singolo? Cosa fa il singolo non ha importanza, nel mondo globalizzato contano i comportamenti collettivi.
Postille
Qualche postilla a caratteri grossi. Non sto criticando Amazon per principio, anzi, Amazon con le sue politiche dei prezzi aggressive ha spinto il mercato online ad essere molto più competitivo di com’era alcuni anni fa, alzando di molto verso l’alto l’asticella della qualità del servizio e dell’assistenza clienti.
Allora cosa voglio? Voglio dire che tutti vedono questi vantaggi, ma nessuno vede gli svantaggi e le conseguenze nel medio-lungo termine. Essere troppo competitivi diminuisce il margine dei profitti, spinge i piccoli imprenditori verso l’oblio e i grandi verso i monopoli, i quali, una volta instaurati, possono tramutarsi in tirannia velocemente come un battito di ciglia. Così è sempre stato.
La mia intenzione è farvelo tenere bene a mente.