Sono terribilmente infelice! No, non è stato il sogno di Bossi che si puliva il culo con la mia federa del cuscino di Batman e neanche quello di Renzi che si faceva sbattere da Berlusconi travestito da Ruby Rubacuori. No. Era l’incubo di restare da solo, senza una puttana che mi amava per raggiungere il nirvana.
Ormai ho esaurito i siti porno, non ci sono abbastanza perverse fantasie di trans e animali, di polpi infilati nel culo e poi leccati mentre sono ancora vivi, per farmi arrapare. Povere bestie, dico io; per quanto mi costringa a guardare tutte quelle cavità vulvari alla mercé di polpi e Urechis di varie dimensioni, le immagini non riescono a rendermi felice o, perlomeno, ad eccitarmi. Ma dico: giusto per sentirmi normale.
Però è sempre la stessa storia. Una mi piace… e il giorno dopo già sto pensando alle torture psico-fisiche che dovrò subire, ascoltando inutili vaneggiamenti sui suoi studi all’università Paritardati Facoltà di scienze tristo-di-un-dio-ti-prego-aiutami, ti scongiuro salvami dalla tortura… Ci sarebbe una soluzione: puntare sulle under, giovani e ingenue donzelle che potrebbero biologicamente essere frutto dei miei lombi. Ma la concorrenza è imbattibile: mocciosi che scrivono frasi defecate da Fabio Volo che manco Nietzsche dopo essere impazzito (Dio è morto ragazzi), spruzzando stile diarrea arte da tutti i pori, spacciandosi per critici delle cose belle perché hanno visto su wikipedia la foto del cesso di Duchamp e su YouTube un video di Sgarbi che dà i numeri per tutte le ruote vomitando la cena della sera precedente a base di caviale e champagne sull’arte contemporanea.
Per non parlare dei fotografi che inquinano tutta la rete coi loro aborti prematuri avendo cura di inserire in calce “Nome Cognome ph”. Io l’ho detto che non è una buona idea ma non mi ascoltano, tanto una volta pubblicata la propria collezione rigorosamente facce di cazzo self-portrait, con tatuaggi a mostro e sigarette appena appicciate in bocca a bad boys la scopata è assicurata; o almeno la masturbazione. Ahhhhhhh sì, sì, sì, dimenticavo il Rayban scuro.
Cazzo posso mai vincere io? Mi faccio le foto con dietro la collezione di action figures e giochi della Playstation? Ho provato a pubblicare il video del mio computer con raffreddamento a liquido, ma non funziona, eppure giuro che dietro c’è un lavoro sopraffino sospeso fra arte e ingegneria. Potrei provare coi miei libri di arte e filosofia, magari riesco a conquistare le suddette donzelle laureande in bla-bla-bla, ma resta l’insormontabile problema di arrizzamento. Poi non devo lamentarmi se lei va a studiare in Spagna con l’Erasmus tecniche di esplosione del culo con infilamento multiplo insieme a calienti studenti spagnoli. Tutti altissimi scommetto, porca troia, una generazione di sculatori genetici contro un nano (malefico) del cazzo. Quand’ero pulzello la ragazza che ti dava il culo ed era il massimo a cui si potesse aspirare dalla vita. Adesso il culo si dà via subito per non compromettere la propria reputazione di dodicenne incontaminata.
L’unico vantaggio dell’essere maschio: almeno “questo” problema non c’è. Ma non ne godo perché sono talmente anti-sessista che me ne sbatto talmente tanto di “apparire” anti-sessista che pensano sia sessista. Mah.
Non mi resta che accettare che l’età avanza e la mia forma psico-fisica è seriamente compromessa. Ma che ne sapete voi dei problemi seri, tipo combattere la caduta dei capelli o studiare il piano perfetto per rapinare la farmacia sotto casa in cerca di una scorta di viagra, tutto pur di evitare di farti infilare nel culo un dito, anzi che dico, una salsiccia gigante da un andrologo gay di 120 Kg per poi scoprire che ti è piaciuto. Non posso stare per strada buttato come un cadavere su un marciapiede a fumare canne per scacciare lo stress e poi dopo giocare a PES o yes, mentre mi cadono i capelli, perché poi mi ricrescono incarniti sui coglioni con gli interessi.