Gomorra è una serie di ottima qualità. L’ideazione e la realizzazione sono di quanto meglio visto in Italia (certo, dobbiamo considerare che siamo stati abituati a Nonno Felice e Carabinieri 25). Le prove attoriali sono valide, conferma ulteriore che attori con nomi altisonanti (non pensate subito a Gabriel Garko su!) non sono sempre sinonimo di qualità. Comunque gli attori di Gomorra non sono certo degli sprovveduti, ma gente che ha studiato e fatto tanta gavetta ed esperienza in teatro; e si vede!
Sicuramente parliamo di una serie che può competere con le grandi produzioni americane e questo è un bene per il cinema italiano. Dico cinema, perché ormai tutti hanno capito che, piano piano, da un po’ di tempo, alcune serie TV si sono elevate quasi al rango cinematografico.
Ma ora veniamo alla nota dolente: il finale. Devo dire che in linea generale tutta la storia è molto coerente e le interpretazioni in linea con il plot. Globalmente sono soddisfatto di quello che ho visto sullo schermo, MA… mi volete far credere, dopo 12 puntate passate a trucidare persone, tra cui donne e bambini, un uomo deciso e senza pietà: Ciro di Marzio, il capo occulto, l’immortale che sopravvive a tutto, anche alla roulette russa, il più forte degli eroi, colui che ha insegnato Genny Savastano a campare, l’ex braccio destro di Don Pietro Savastano, un uomo che ha rischiato tutto (compresa la famiglia) per tendere una trappola a Genny e far fuori finalmente e definitivamente i Savastano… quando si trova faccia a faccia con quello che ora è il suo mortale nemico, gli spara due colpi fra la folla; si avvicina e quando si trova a un metro da lui… “LO GUARDA E SE NE VA INVECE RO SPARA’ NCAP?”. Uno che ha sparato in testa e dato fuoco al cadavere di una ragazzina minorenne per far sparire le sue tracce?
Con tutto il rispetto, non è possibile. Non può essere vero, mi state prendendo per il culo. È un po’ come vedere Stallone in Rambo che sopravvive mangiando insetti e carcasse di animali morti, cose che farebbero vomitare una capra, annienta eserciti di nemici, elicotteri, carri armati, tutto da solo e poi alla fine del film si scorda di mettere la sicura alla pistola e s spar ncap; da solo. Ditemi che sto sognando.
La seconda stagione
D’altro canto, consideriamo l’altra faccia del finale: quella dove Don Pietro, che aveva finto di essere matto per farsi trasferire, riesce a evadere per mano del suo uomo più fidato; è stata un gran colpo di classe e lascia ben sperare per una seconda serie dove tutto può succedere.