Dopo aver seguito tutte le stagioni, a volte interessato, a volte un po’ meno, la lezione che ho imparato dal finale di Lost è che tutti noi, ogni giorno, focalizziamo troppo la nostra attenzione sui misteri della vita. Ci facciamo mille domande su tutto ciò che consideriamo inspiegabile. Vogliamo così ardentemente delle risposte su tutto, fino quasi ad impazzire se non le otteniamo.
In alcuni casi riusciamo a rendere la nostra vita un inferno. Ma la verità è che le risposte a queste domande non hanno davvero importanza. Cosa importa chi ci ha creato e qual’è lo scopo della vita? Non continuiamo forse a vivere, anche senza sapere cosa c’è al di là delle stelle? Cosa importa chi ha costruito la statua, chi è Jacob o perché Walt era importante? Mentre proviamo a trovare un significato a tutto ciò che ci accade, perdiamo pezzi di vita vissuta… e la vita è fatta di quei brevi momenti che la segnano per sempre, insieme a quelle persone che sono state importanti per noi, che ci hanno fatto crescere, che ci hanno accompagnato nel nostro cammino verso l’ignoto.
Si vive insieme, si muore da soli… forse. Ciò che importa davvero è come e con chi hai vissuto. Il resto son cose che non scopriremo mai, perché la vita è fatta così. Una serie illimitata di coincidenze che segnano il nostro destino, ci fanno conoscere determinate persone; a volte quelle persone le perdiamo, ma continuiamo ad andare avanti. Le cose cambiano e noi cambiamo con esse, finché un giorno non faremo i conti con quello che abbiamo combinato di buono durante la nostra esistenza.
A volte sembra che il nostro destino sia scritto, altre volte non lo accettiamo e ci convinciamo che tutto dipende dalle nostre scelte! Qual è la verità? Chi decide il nostro cammino? Il destino o noi stessi con le nostre azioni? Non lo sapremo mai eppure tutti ci troviamo almeno una volta nella vita a spostarci da una fazione all’altra, catturati nel vortice inesorabile della sorte. Siamo uomini di fede, poi uomini di scienza, ma non conosceremo mai le risposte esatte. Non ci è dato saperlo. Tutto quì. Questo è l’affascinante, quanto inesorabilmente deludente senso della vita.