Oscar 2017: La La Land è un piccolo miracolo La La Land potrebbe non stravincere la serata, ma stravincerà nella storia del cinema.

Sopraffatto da agenti patogeni misconosciuti, da qualche giorno sto aspettando che il riposo riesca definitivamente a scacciar via il patimento della mia malattia.

Tra tosse grassa e febbre alta, per un po’ mi è mancata la lucidità per dedicarmi ad attività faticose, sia fisiche che intellettive. Tuttavia, costretto nella solitudine del mio letto, non ho potuto evitare di interessarmi anche quest’anno ai Premi Oscar 2017.

Mentre la lucidità si fa ancora strada nella mia mente, posso finalmente saziare il mio fabbisogno di depurare la rete del mio intestino da alcune scempiaggini lette in giro, come quelle di Michele Monina sul Fatto Quotidiano nella pseudocritica: “La La Land, perché gridare al miracolo per questo film è imbarazzante: La La Lagna

Facciamo subito chiarezza: La La Land potrebbe non fare incetta di Oscar come molti teorizzano, così come nel 1999 ho dovuto assistere all’assegnazione del premio a Roberto Benigni come Miglior Attore, che batté Tom Hanks in “Salvate il Soldato Ryan”, Ian McKellen in “Demoni e dei”, Nick Nolte in “Affliction” e Edward Norton in “American History X”. Non so se ci siamo capiti. “Però si sa, è tutta politica come ogni altra finta onorificenza” direbbe il Boris di Woody Allen protagonista di “Basta che funzioni”.

Come dicevo, potrebbe vincerne pochi o battere il record degli 11 Oscar detenuto da pochi, tra cui Titanic e Il Signore degli Anelli: Il ritorno del Re. Indipendentemente dal risultato, nulla potrebbe scalzare La La Land dall’olimpo dei film meglio realizzati nella storia del cinema.

Quando si esprime un giudizio molto netto, solitamente, e spesso a ragione, si ribatte che si tratta pur sempre di un’opinione personale e non di un giudizio universale. Dunque, per non lasciar spazio ad alcun dubbio: non si tratta di un’opinione ma di un’evidenza. Certo, è opinabile che la Cappella Sistina di Michelangelo sia un capolavoro, ma se qualcuno lo affermasse, pur rispettando la sua opinione, qualche domanda sulla sua effettiva affidabilità di critico, se non sulla sua sanità mentale, bisognerebbe farsela.

Per quanto mi riguarda, di base: 1) miglior film, 2) miglior regia, 3) miglior fotografia, 4) miglior attrice, 5) miglior colonna sonora, 6) miglior canzone e 7) miglior scenografia, sono la base di partenza per La La Land. Intendo dire che veder perdere il capolavoro del giovane Damien Chazelle in una di queste categorie, non dico che scatenerebbe in me una reazione simile a quella avuta dopo la vittoria di Roberto Benigni come miglior attore, ma mi sorprenderebbe non poco. Uno Chazelle di soli 32 anni che, se dovesse vincere la statuetta per la regia, diventerebbe il regista più giovane ad aver mai vinto un Oscar.

Seppure non abbia visto alcuni dei film, in particolare Moonlight, che mi pare essere molto bello e promettente, dovrebbe rivelarsi davvero come un capolavoro assoluto per battere La La Land in quelle categorie.

Sempre nelle mie previsioni, 8) miglior montaggio e 9) miglior sonoro, sono molto probabili. Più deboli le candidature di 10) montaggio sonoro, 11) migliori costumi e 12) miglior attore e 13) miglior sceneggiatura.

Ottime le possibilità di arrivare a 10 oscar, dunque, ma ripeto, qualunque sia il risultato, stiamo parlando di un pezzo di storia del cinema di impareggiabile bellezza.