Sic transit gloria Silvio

Non si parla d’altro. Televisioni, giornali, siti, facebook, twitter. Tutti danno per finita l’era di Silvio Berlusconi. Fra poche ore potrebbe arrivare la fine del suo impero politico. Ma la fine di Silvio, significa davvero la fine dei problemi? Per gli italiani è sempre stato così: scegliamo il capro espiatorio e sgozziamolo in pubblica piazza; poi è fatta! Dimentichiamoci i problemi. Eppure Berlusconi ha avuto la maggioranza per oltre un decennio. Io li ho conosciuti i berlusconiani doc, che decantavano ovunque le lodi di questo fantomatico benefattore e salvatore dell’Italia. Adesso questi stessi individui tacciono oppure nei casi migliori, abbandonano la nave che affonda; come i ratti. Facile quindi immaginare, come questi individui dalle rudi sembianze, metà uomo e metà ratto, trovino nelle fogne il loro rifugio naturale.

Del resto, in questi lunghissimi anni ho imparato a conoscere Berlusconi… e lo conosco abbastanza da essere certo che non si dimetterà se non costretto con la forza. Egli non ha alcun interesse abbandonare il suo paese dei balocchi. L’unico modo per cacciarlo via è negargli la fiducia. Il Washington Post lo paragona al grande Mago Houdini. Perché è riuscito a sopravvivere a tutto: processi, accuse di corruzione, scandali sessuali, scandali internazionali e adesso che praticamente tutto il mondo gli sta dicendo “Vattene!”, continua imperterrito a dichiarare: “Il governo va avanti!”

Ma anche se fosse giunta davvero la fine. Poi? Io spero fortemente che le coscienze di questi politicanti da quattro soldi, siano abbastanza pulite da avere la lucidità di mettere in piedi un governo temporaneo per rifare la legge elettorale, perché con quella porcata che c’è oggi non si va da nessuna parte. E se cominciamo il nuovo rinascimento così (col porcellum in vigore), fatemi dire che cominciamo proprio male!!

Del resto modificando l’ordine degli Scilipoti, il risultato non cambia. “Sempre di quattro voti in vendita al miglior offerente si tratta.” per citare Antonio di Pietro.

Da recenti calcoli, risulta che tantissimi giovani under 27, non lavorano, non cercano lavoro e non sono impegnati nello studio. C’è stato addirittura un calo delle iscrizioni all’università. Ebbene… come dare torto a queste persone? Io sono stato uno di loro, uno che non ci stava a diventare lo schiavetto di queste facce di bronzo. Come puoi chiedere a un ragazzo di 24 anni di andare a lavorare 8 ore al giorno a 800 euro al mese a contratto determinato, senza sapere se fra un anno lavorerai e se un giorno avrai la pensione, quando tu per stare seduto su una poltrona a non fare un cazzo per pochi anni, hai pensioni/vitalizi, migliaia e migliaia di euro al mese e miriadi di privilegi.

Sapete come la penso: che tolto un Berlusconi se ne fa un altro. Così è sempre stato. Quello che deve cambiare in Italia è l’intera classe politica e il modo di ragionare della gente. Non ci sarà nessun cavaliere mascarato a salvare l’Italia. L’Italia dobbiamo salvarla noi tutti, mettendo da parte il tifo da stadio e cercando di fare tutto ciò che possiamo affinché persone serie e coscienziose prendano il posto di questi cialtroni.